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20/01/2010 Inchiesta NAS a La Spezia

Notizia riassunta da “Città della Spezia” pubblicata sul sito del NURSIND. In merito alla notizia delle presunte irregolarità riscontrate dai Carabinieri dei NAS su 49 infermieri della ASL della Spezia, il Collegio Infermieri IPASVI della Spezia precisa quanto segue: "La sentenza della Suprema Corte 6491 del 2009, che non indica come obbligatoria l'iscrizione all'albo di competenza per i dipendenti pubblici, può solo considerare le norme in vigore all'epoca dei fatti che portano al giudizio, come ben noto nel mondo giuridico. Quindi non poteva tenere conto della legge 43 del 2006 perché i fatti erano antecedenti (risalivano al 2004) quando la legge appena ricordata semplicemente non esisteva. Come ha ricordato Fabrizio Fratini, responsabile nazionale CGIL Funzione Pubblica, in una nota del 29 dicembre scorso, la Legge 43 del 1.2.2006 'rende obbligatoria l'iscrizione all'albo' anche ai dipendenti pubblici (vedi comma 3, articolo ),indipendentemente dalla loro data di ingresso in servizio. E' proprio questa la normativa che ha portato l'azienda sanitaria spezzina a scrivere ai 49 dipendenti, chiedendo di ottemperare -entro il 15 gennaio- all'obbligo della iscrizione. Come sanno bene i colleghi infermieri che svolgono anche attività sindacale, e che risultano infatti tutti iscritti al nostro Albo professionale IPASVI da anni. Il nostro contributo non intende assolutamente essere polemico, nè di parte: il Collegio IPASVI è un Ente ausiliario dello Stato e svolge le Sue attività soprattutto a tutela del cittadino,evitando che chiunque possa svolgere le attività infermieristiche senza formazione e competenza professionale. Come già ricordato da noi stessi, questi 49 colleghi sono in possesso, comunque, di un titolo professionale ed entrarono in ospedale negli Anni Settanta del XX secolo, quando questa iscrizione non era ancora obbligatoria. L'inchiesta, partita dai NAS, ha preso le mosse anche dalla scoperta di due falsi infermieri, entrambi privi di titolo professionale, in servizio presso strutture sanitarie del nostro comprensorio, e subito allontanati una volta verificata la insussistenza dei titoli(fasulli) presentati all'atto dell'assunzione. Queste verifiche sono possibili, a tutto vantaggio del cittadino, solo se esiste un albo professionale aggiornato e costantemente verificato".